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Paura
Anonimo (sabato 2 aprile 2011) Categoria: Paura
pensiero
eggo i vostri racconti di vita quotidiana e mi chiedo se ci pensate mai al momento in cui finisce tutto e se ne avete paura ho perso una persona cara e sono ossessionata dall'idea della morte stati di ansia attacchi di panico debilitanti ....sensazione di non respirare non so come fare
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dora (sabato 2 aprile 2011)
Io ho visto l'ultimo respiro di mio marito! E mi sono resa conto che morire non è affatto brutto! E' difficile "vivere" una malattia, è difficile lottare per vivere, ma....il passaggio dalla vita alla morte mi è parso assolutamente......naturale, si! E' proprio questo il termine.....naturale!
Penso che non ci debba essere nessuna paura nell'annullamento. La paura può essere tutt'al più nel continuare a vivere in eterno!
Mi chiedi come devi fare per non avere attacchi di panico? Prima di tutto chiediti perchè li hai VERAMENTE! Non è la morte che ti spaventa, secondo me. E' la paura di essere lasciati soli da quelli che se ne vanno (??!!)
Probabilmente hai una tua "fragilità" preesistente, vero?
In questi casi io non avrei nessuna remora a farmi aiutare o da uno psicologo, o da qualche farmaco (come per esempio qualche ansiolitico).
Il fai da te in questi casi non funziona. perchè il malessere dell'animo tende a farci accartocciare in una sorta di auto-punizione, con la conseguenza che invece di migliorare andiamo peggiorando.
Una soluzione alternativa è forse la ricerca egoistica del proprio benessere.
Cioè bisogna imparare a VOLERSI bene,lasciando almeno per un po' che il mondo vada a .....farsi benedire. Diventa un po' egoista e forse gli attacchi di panico spariranno.
Prova, e se non ce la fai, parla col tuo medico, lui ti aiuterà.
E da ultimo ci siamo noi che come per gli "alcolisti anonimi", possiamo esserti di sostegno almeno un po'. Ciao. Goditi questa bella giornata di sole!!












mafalda (sabato 2 aprile 2011)
Ti confesso che adesso sono un po' migliorata , nel senso che dopo un lungo lavorio su me stessa , non ho più paura della MIA morte , ma solo di quella dei miei cari .Cerco comunque di non farne un pensiero fisso , perchè durante la grave malattia di mia madre , che io oggi considero "il tempo della preparazione " ho sperimentato che pian piano , mi sono preparata mentalemte al distacco .Diversa è la situazione per chi resta in vita ,se la persona cara viene strappata alla vita , senza una malattia , un'avvisaglia di malore , la rassegnazione ci mette più tempo a restituirci alla normalità .....se però hai un po' di fede , tutto viene visto
sotto un'altra ottica , e il dolore non sarà mai disperazione .
Nik (sabato 2 aprile 2011)
Sono sincero: ho paura della morte; temo spesso, difatti, che con il nostro ultimo respiro, tutto finisca. Certo, terminare i nostri giorni d'improvviso è cio' che si augurano tutti; così, senza soffrire, si passa dall'altra parte senza capire e soprattutto senza avere l'angosciosa sicurezza di non poter vedere mai piu' le persone care che hanno accompagnato la nostra esistenza terrena. Comprendere questo, giorno per giorno, credo sia un'esperienza terribile che non auguro a nessuno come, del resto, sono pienamente consapevole che cio' che sto scrivendo, sia molto egoistico. Quando si chiudono gli occhi per sempre, il problema è pero' anche di che resta. E' un dolore che non passa tanto facilmente nonostante il trascorrere del tempo. Non è facile scrivere sulla morte. Mi vengono in mente le parole del grande W. Shakespeare che scriveva: " dormire...morire, nient'altro e con un sonno dir che poniam fine alle doglie del cuore..." Gia', un sonno! Pare facile, semplice; ma dopo??? L'idea del nulla, d'altra parte, mi atterisce ma non accetto, nonostante i miei dubbi, che ogni cosa, ogni affanno, ogni gioia, ogni nostro intendimento possa concludersi con un battito di ciglia.Non sarebbe, d'altra parte, giusto! A volte, il pensiero di poter rivedere mio padre, volato in cielo circa 8 anni fa, mi da sollievo e pace; ecco perche' spero con tutte le mie forze( poche ad essere sincero) che effettivamente esista un'altra vita, un Dio che "atterra e suscita, che affanna e che consola". Riconosco pero' di non avere una gran fede e, sovente ,sono assalito dal dubbio; un dubbio che talvolta compromette o addirittura inficia i miei aneliti e quel po' di fede che mi ritrovo a vivere spesso con rabbia riconoscendo che è poca quella che mi ritrovo a sentire nel mio animo confuso, che non mi soddiffa, che non aiuta a vivere bene la mia spiritualita' verso il Trascendente; non nascondo che questa altalenante situazione mi angustia non poco perchè rimane tale, purtroppo, nonostante le parole consolatri del mio amico prete e confessore il quale, piu' volte, mi ha rassicurato spiegandomi che Dio, in ogni caso, riesce a vedere nel fondo di ognuno di noi e ci accetta per quel che siamo. Mi accorgo di essermi lasciato prendere dalla mia animosita' per questo argomento così arduo e severo ; probabilmente, sono andato anche oltre e fuori dal tema iniziale introdotto dalla nostra giovane amica, ma, gli amici servono anche a saper ascoltare pensieri forse contradditori come i miei appena espressi. Se cosi' e' stato, vi chiedo scusa confidando comunque nella vostra benevolenza. Affettuosamente.
Assunta (sabato 2 aprile 2011)
23:35 del 02-04-2011
Io non sono daccordo ne con Dora ne con Mafalda e mi spiego meglio: Anche se la morte fa parte della vita, lo ritengo (almeno per adesso) un passaggio terribile, forse perchè ne sono letteralmente terrorizzata. Mia sorella è morta per un cancro della pelle, era giovanissima e questo dolore, mi ha dolorosamente tagliato il cuore a metà, poi con il tempo sono tornata ad un'apparente normalità, ma con la consapevolezza che niente nella mia vita è stato più come
una volta. Questo lutto non mi ha, come dice Mafalda preparata mentalmente, ma invece ha eccentuato ancora di più le mie paure e anche se lo è, non lo ritengo un fatto naturale.
Chi mi conosce sa che la settimana scorsa, è arrivata ad un passo dalla morte mia madre, ed io in quel momento ho rivissuto il dolore ed il terrore della morte.
Voi care amiche avrete anche ragione, ma io mi identifico parecchio con l'amica
anonima, perchè è esattamente quello che provo io, attacchi di panico e sensazione di non
riuscire a respirare, tutto questo, nonostante io mi dichiari una persona solare allegra ed
ironica, però i momenti no, sono terribili.
Francesco (domenica 3 aprile 2011)
Penso che certi momenti terribili lo siano sia per la persona che se ne va che per quella che resta. Ho visto morire amici in età prematura e parenti e purtroppo il dolore per chi resta è sempre e comunque fortissimo. Mi ha molto colpito la morte di mio cognato, fratello di mia moglie, giovane e pieno di vita intensa ed attiva, a 35 anni per un cancro, scoperto casualmente, tanto inatteso e micidiale, che lo ha portato via in pochi mesi e, per me, Lui era un amico e fratello, più che cognato. Dell'ultimo coma dal quale ne era uscito qualche settimana prima di morire, mi raccontò di aver visto sua madre, persa in giovane età, che lo chiamava a sè e Lui cercava di raggiungerla per abbracciarla, ma Lei andandosene gli diceva: "Ci vediamo più tardi". Questo, detto da Lui serenamente con tutto il male che aveva dentro, mi ha dato molto da riflettere sulla vita e sulla morte e credo che questa vita sia solo un passaggio per qualcosa di più trascendentale che ci porterà gioie o dolori in base a come, io penso, si è vissuti!
Quindi se la morte dovrà arrivare prima o poi anche per me, la prendo come un evento imprescindibile e naturale: la sola paura, e questo credo sia umano e comprensibile, è quella di dover soffrire parecchio.
Anonimo (domenica 3 aprile 2011)
avete ragione tutti ho letto ogni pensiero e sono tutti veri e validi ,io mi identifico in nik che non crede molto anzi per la verita' credo a tratti intensamente e dopo un po' non credo piu' nonostante 5 minuti fa io passando per la cucina abbia sentito come se qualcuno stesse muovendo una busta mentre ero li' e vi dico che l'ho sentita ...........ho sentito cose ben piu' incredibili ............ad esempio la sua voce piu' di una volta ma .........non so xche' dopo poco non credo piu' .
Anonimo (domenica 3 aprile 2011)
io sono convinta che dopo la morte c e' altro il mio papa' non manca mai a darmi un segno uno al giorno quasi rimane comunque un'ossessione e la paura magari non tutti ci credono ma deve esserci qualcosa altrimenti e' inspiegabile nonostante questo non posso definirmi purtroppo una persona coraggiosa e la sera sono costretta a stare attaccata al pc x distrarmi altrimenti vado in apnea quasi ...debilitante ..........
dora (domenica 3 aprile 2011)
E se per te questo è di aiuto stai attaccata al pc; qualcuno che parlerà con te c'è sempre. Ciao, credo che fosse Falcone a dire che chi ha paura della morte, muore in continuazione (di paura), mentre chi non la teme, muore una sola volta. Coraggio, non durerà a lungo, se ti aiuterai. Dora.
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